Come poter pensare ad una didattica rispondente ai bisogni di ciascun bambino, adolescente o giovane adulto?
Questo ambizioso obiettivo è raggiungibile solo grazie ad un’idea di educazione che ritorni al suo significato originario: e-ducere, ossia portar fuori, far emergere.
Cosa poter far emergere?
Il migliore Sé di ciascuno dei bambini, degli adolescenti e dei giovani adulti di cui siamo Magister. È il Magister, infatti, il punto di differenza: maestro e maestrìa… che maieuticamente consentono di agire davvero il proprio compito di differenziale di sviluppo.
In un mondo che pone molteplici sfide alla Comunità Educante, la didattica non è più interpretabile come: “Io insegno, tu apprendi, io verifico”. Appare infatti necessario un cambio di paradigma che veicoli un’idea di co-costruzione di competenze, attraverso la guida di chi accompagna all’apprendimento in intelligenza distribuita, sociale e condivisa.
Perché tutto questo si moltiplichi e diventi un “Noi”, che cambia dall’interno la comunità educante, dobbiamo essere in tanti… tutti protagonisti indispensabili per il futuro che desideriamo per i nostri piccoli.
Ti aspettiamo sull’asteroide. Perché desiderare porta il futuro nel presente.